"Non ho scelto il male né il bene, Ma attraverso e al di sopra del male, ho scelto la poesia" C. Baudelaire.



giovedì 26 gennaio 2012

Correspondances.

Questa è forse una delle poesie più analizzate e discusse di Baudelaire. Cercherò di incrociare qualche linea di pensiero, cosciente del fatto che non esiste una verità assoluta sull'argomento, ma solo una serie molto consistente di pareri più o meno autorevoli (ed a volte dissonanti) sull'argomento. 

Photo by: Gilbert Garcin.
http://www.gilbert-garcin.com/

La  poesia  occupa il quarto posto della sezione uno "Spleen et Idéal" in tutte e tre le edizioni dei Fiori. Quanto alla data di composizione, fra dubbi e supposizioni, mancano dati certi.
Le Fonti sono anch'esse numerose, anche per via del fatto che i temi qui trattati sono fra i più diffusi e sfruttati della letteratura romantica europea. Mi limito ad un esempio:
  • Nella 2° parte di Aurélia 1855 (Gerard De Nerval) leggiamo: " Tout vit, tout agit, tout se correspond " Cioè "Tutto vive, tutto agisce, tutto si corrisponde"
Tuttavia, pur se influenzato da molteplici suggestioni, il poeta riflette in modo autonomo.

Metro: Sonetto irregolare. 
  • E' il primo sonetto che incontriamo nel libro, ma non il primo che scrive:
    • Nel 1845 inizia infatti "ufficialmente" la sua carriera di critico (Scrivendo per il "Salon" del 1845) e di poeta, pubblicando sulla rivista: "L'artiste" 1845 un sonetto regolare dal titolo: "A une dame Créole" (La "dame" in questione, non è Jeanne Duval, come avevo pensato in un primo momento). 
    • "Corrispondenze" è invece un sonetto IRREGOLARE, è quindi composto da 14 versi suddivisi in 2 quartine e 2 terzine, ma se le regole classiche francesi prevedono per le rime, lo schema: ABBA ABBA CCD, EDE, Baudelaire usa lo schema irregolare: ABBA CDDC EFE FGG  
  • Il Sonetto è un genere molto amato dal poeta, che ne esalta la bellezza misteriosa e "pitagorica", quindi ne troveremo diversi nei Fleurs.  Alcuni esempi: 
    • La muse malade (VII)
    • La muse vénale (VIII)
    • Le mauvais moine (IX) "Il monaco cattivo"
    • L'ennemi (X) 
    • Le guignon (XI) "La disdetta"... sonetto minore di ottonari -irregolare- 
    • La vie antérieure (XII) 
    • Bohémiens en voyage (XIII) il primo sonetto Regolare nel libro.
    • La Beauté (XVII)
    • L'Idéal (XVIII)
    • La Géante (XIX) ...La lista è ancora lunga, però è interessante notare che soltanto uno fra i dieci sonetti menzionati, è regolare, e che - notando la disposizione numerica- sono molto prossimi gli uni agli altri, mentre nella sezione due "Tableaux parisiens" troveremo diverse poesie "lunghe", tre delle quali dedicate a Victor Hugo, scrittore prolisso per antonomasia (nell'analisi alla poesia "Il cigno", scopriremo il motivo delle sue dediche) 
Poesie precedenti:
Nelle poesie ugualmente note: "L'albatros" e in "élévation", l'autore crea un parallelo fra due mondi:
  • "L'azzurro", che corrisponde all'ideale, ed è l'elemento naturale dell' l'Albatros prima di essere imprigionato sulla nave, nonché il posto in cui lo spirito del poeta si eleva nell'altra poesia (come fosse un usignolo)
  • Il mondo terrestre, fatto di sensazioni, e a tratti, di spleen. (La nave: microcosmo dell'umanità, e la natura al di sopra della quale il poeta si eleva nell'altra poesia)
Inoltre:
La poesia precedente, all'insegna dell'idéal, concludeva dicendo più o meno: Felice colui i cui pensieri possono prendere il volo al mattino, come fanno le allodole. Felice colui che plana sulla vita e capisce senza sforzo il linguaggio dei fiori e delle cose mute.
Ovviamente l'uomo "felice" chiamato in causa è il poeta, ed è il poeta che in "Correspondances" ci racconta la sua capacità di capire senza sforzo il linguaggio dei fiori e delle cose mute.

La foto è stata realizzata ed elaborata da me.

Correspondances.

Vs 1-4: ABBA

La Nature est un temple où de vivants piliers -1-
Laissent parfois sortir de confuses paroles; -2-
L'homme y passe à travers des forêts de symboles -3-
Qui l'observent avec des regards familiers.-4-

La Natura è un tempio in cui dei pilastri viventi
Si lasciano a volte uscire confuse parole;
L'uomo ci passa , attraversando foreste di simboli
che l'osservano con uno sguardo familiare. 

Il tono della 1° quartina è solenne. Qui l'autore stabilisce un equilibrio fra uomo e natura.
1_ La Natura ci è presentata con una maiuscola, dunque viene allegorizzata, enfatizzata.
In quanto tempio con pilastri viventi (doppia metafora) essa è sacralizzata, facendone il luogo privilegiato della comunicazione mistica col divino.
Ps: Non parla della Natura propriamente detta, della foresta (come dirà nel vs 3) ma dell'universo percepibile dai nostri sensi. (Foresta di simboli da decifrare, e solo il poeta può farlo: ricorda "Les rayons et les ombres" di Victor Hugo, del 1840, in cui il poeta come un profeta, è posto alla guida della società, ma sappiamo che Baudelaire dedica l'opera a Gautier, cultore dell' arte per l'arte, cioè  un'arte socialmente disimpegnata, quindi la sua guida è spirituale, capace di illuminare il buio, mentre quella di Hugo va intesa in senso più politico-morale. 

1_Vivants piliers -Pilastri viventi- Ovvero: L'uomo e la natura appartengono al mondo vivente e la loro comunicazione dev'essere possibile .
2_"Parfois", cioè "A volte", "non sempre". Colesanti specifica che questi momenti non combaciano con quelli della droga, come qualche critico ha sostenuto.
Le confuse parole, sono appunto il simbolo da decifrare, e solo il poeta sa farlo!

3_L'uomo attraversa questo tempio, e le confuse parole del vs 2, diventano ora una foresta di simboli.
Nell'atto di "attraversare" notiamo la passività dell'individuo sulla natura, che è in grado di recepire confusamente, pur non avendo un ruolo su di essa.
Ps: In verità in poesie come "Il cigno", lo stesso Baudelaire ci mostrerà a che livello l'industrializzazione -quindi l'uomo- si fa invasiva verso la natura. Con Des Essenties, personaggio creato da Horis Karl Huysmans nel 1884, in "A ritroso" -Romanzo che segna un' irreversibile declino del naturalismo- si tenta l'impossibile, cioè trasformare in artificiale tutto ciò che è naturale, perché "La natura è ormai sorpassata" afferma il dandy più eccentrico della letteratura decadente. Ovviamente il suo esperimento è destinato a fallire.
Stilisticamente è creata una simmetria fra "uomo" e "Natura" (vs 1/3), così come, non sono casuali le rime ABBA: Piliers/familiers (pilastri/familiari vs 1-4) e paroles/symboles (Parole/simboli vs 2-3)
Circa le "foreste di simboli": L'accostamento foreste-cattedrali gotiche, l'aveva già realizzato Chateaubriand nel capitolo III di "Le Génie du Christianisme" [Il Genio del cristianesimo]

4_Sguardi familiari: stanno ad indicare una reciproca comprensione.
In questa prima strofa, le "Corrispondenze" annunciate dal titolo sono di tipo "Verticale", dalla terra verso il cielo Nel resto della poesia invece, esse sono di tipo "Orizzontale", cioè si svolgono all'interno della natura e le chiamiamo stilisticamente "Sinestesie": "I profumi, i suoni e i colori si rispondono" vs 8


Vs 5/8: CDDE

Comme de longs échos qui de loin se confondent  -5-
Dans une ténébreuse et profonde unité,-6-             
Vaste comme la nuit et comme la clarté, -7-           
Les parfums, les couleurs et les sons se répondent. -8-

Come lunghi echi che da lontano si confondono
in una tenebrosa e profonda unità,
Vasta come la notte e come la luce,
I profumi, i colori e i suoni si rispondono.

Questa quartina prolunga la prima, precisandola.
Le confuse parole del vs 2, qui, come un ECO, si CONFONDONO: Per Colesanti quest'ultimo termine ha un valore unificante, etimologico, cioè: Fondersi insieme, corrispondersi in un rapporto che non annulla, a conferma di ciò, nel vs che segue parla di "profonda unità"
Si va dalla confusione iniziale a una progressiva comprensione della foresta di simboli.
ps: Comme de longs échos qui de loin se confondent
       Comme =  K o
       de           d       
       longs      = o             
       échos      = K    o      
       qui        =  K      
        de        = d      
 confondent    = o    o   d
Le allitterazioni (ripetizione di consonanti o sillabe) e le assonanze (Ripetiz. di vocali) creano un'armonia imitativa, eco di corrispondenze e di suoni che si rispondono.

vs 7: "vaste" = Come in "Albatros", riferito a tutto ciò che unisce.
vs 8: Richter sottolinea nel suo studio che, nella realtà esistente, i colori sono la materia fondamentale di cui si serve la pittura, mentre i suoni costituiscono l'arte della musica ed in parte l'arte poetica. Ma i profumi? A quale arte appartengono? La cultura occidentale ha praticamente escluso dalle arti ciò che si fonda sul senso dell'olfatto. Ciò è dipeso dalla natura sensuale per eccellenza del profumo, difficilmente traducibile in valori intellettuali o spiriturali. Inoltre, il profumo è per natura effimero (almeno in apparenza) e dunque non possiamo fissarlo, né conservarlo: Esso è strettamente legato allo scorrimento della vita.
E' per questo motivo che il poeta ha fatto del profumo il solo protagonista delle terzine ... Le sensazioni che racconta conducono all'anima nello stesso tempo in cui i sensi conducono all'ebbrezza dell'infinito.
Le parole: Ténébreux, nuit, clarté, échos, sons : Corrispondono a una interazione di sensazioni uditive e visive, quindi alle corrispondenze orizzontali.



Vs 9/11: EFE

Il est des parfums frais comme des chairs d'enfants, -9-
Doux comme les hautbois, verts comme les prairies, -10-
- Et d'autres, corrompus, riches et triomphants, -11-

Esistono profumi freschi come le carni di un bambino,
Dolci come oboi, verdi come i prati,
- ed altri (profumi) corrotti, ricchi e trionfanti,

Notare la rima "Enfants"/"Triomphants": in Bénediction il poeta era chiamato: "Enfant déshérité" , e in generale, spesso il bambino è associato alla figura del poeta.

9: Il poeta inizia a "Narrare" i profumi esistenti. Ce ne sono alcuni freschi come le carni di un bambino.
  • Nella poesia che segue  (la V, vs 14): Parla di carni lisce e sode che attirano i morsi. Parla di vergini di un tempo ormai passato, quello pagano.
  • Nella poesia "A celle qui est trop gaie", censurata nel processo del '57, nel vs 29: parla di castigare la "Chair joyeuse" (carne gioiosa... pare sia dedicata a Mme Sabatier) della donna con uno squarcio sul fianco stupito!  
  • Il senso di queste varianti fra passato e presente, stanno nel fatto che in epoca pagana, prima ancora della nascita del cristianesimo, dunque del "Peccato", la carne liscia e soda, così come la leggerezza (di "A colei che è troppo gaia) erano "permessi", normali. Poi, dopo la nascita di Dio -cristianesimo- che insegna ad Adamo ed Eva la nudità (per via del peccato originale) e soprattutto, con l'affermarsi di un Dio moderno, forse più potente di tutti gli altri: il Dio dell'Utile, la natura si è contorta e piegata alle esigenze del denaro. Gli uomini si sono imbruttiti in funzione del guadagno da perseguire, quindi, in tale contesto, la bellezza e la purezza della carne così come della gioia, appaiono fuori luogo, poco "Moderne". Anche per questa ragione troviamo spesso vedove nelle poesie di Baudelaire ( "Il cigno", "A una passante"...): figure femminili che ricordano il senso della perdita definitiva. (e vestono di nero: Anche questo è un elemento moderno, perché allora solo gli uomini vestivano di nero)
10- Sul "Verde" si è molto discusso. Pare che al poeta il colore non piacesse particolarmente, ma dovendo parlare di prati, simbolo di freschezza, innocenza e serenità... che altro colore avrebbe potuto usare?
ps: Anche altrove il verde è legato a:
  • contesti allegorici (Moesta et errabunda "Le vert paradis des amours enfantines",
  • oppure concreti e positivi (Parfum exotique "Le parfums des verts tamatiniers")
  • o emblematici (Le poison " Le poison qui découle/de tes yeux verts")
11: Il trattino: Ripete tacitamente il soggetto, cioè "i profumi" : Corrotti, ricchi e trionfanti, dunque diversi da quelli elencati fino ad ora, che avevano una connotazione positiva. (Spesso il trattino equivale ad un cambio di tono nella poesia)
Per Colesanti, non si tratta di "profumi" dal valore morale, quindi attinenti al Male e alla dannazione. Non c'è una contrapposizione morale  fra i primi profumi (innocenti) e gli ultimi (colpevoli), piuttosto...fra semplicità e complessità, abbondanza, (non a caso, solo dei secondi è fatta un'enumerazione), in caso contrario non sapremmo come giustificare il fatto che fra i profumi "corrotti" compaia anche l'incenso, legato ad antiche funzioni religiose e che nella liturgia cattolica è simbolo di purificazione ed elevazione.



Vs 12/14: FGG

Ayant l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens.

che hanno l'espansione delle cose infinite,
come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso,
che cantano i trasporti dello spirito e dei sensi.

Conclude Colesanti, che Baudelaire a fine sonetto, ricompone, nella indissolubile unità di spirito e corpo, disuguaglianze e contrapposizioni.

Richter: 
Questo primo sonetto comincia a indicarci (con le parole, con la forma lirica più rinomata della tradizione della tribù, una forma tuttavia rinnovata) in che consiste lo spazio INCONNU che solo il Poeta è in grado di esplorare e di rivelare. Lo spazio ignoto si nasconde nella foresta di simboli contenuti in un grande tempio unitario, che è la Natura dimenticata e sconvolta dalla "scienza imbrattata d'inchiostro" che ha creato il mondo "ennuyé"
La visione e la sensazione dell'unità della natura, tempio vivente, conduce il pensiero del poeta: Non al ricordo mistico del paradiso  terrestre (e perduto) della religione cristiana, ma al ricordo dell'epoca della concezione pagana del mondo, quella dell'età d'oro, la cui evocazione apre il poema che segue ("J'aime les souvenirs de ces époques nues", la prima poesia senza titolo che incontriamo nei Fiori del male)

link alla lettura del testo. (l'ho scelta perché poco enfatica, e non mi pare un dettaglio insignificante. Inoltre, la pronuncia è perfetta)

4 commenti:

  1. Questa spiegazione è efficace, chiara e ben dettagliata, utile per preparare gli studenti del liceo. L'ho appena riassunta in francese. Grazie e complimenti per il sito, ma soprattutto per cio' che vi si trova scritto

    RispondiElimina